CHALET DELLE FATE

Il tiepido calore dello Chalet, il perfetto connubio tra natura e modernità, senza intaccare e sempre con l’enorme rispetto per l’ambiente circostante, la  stube che scalda le fredde giornate d’inverno,  la natura incontaminata e selvaggia delle alte cime, vi regaleranno momenti unici. Potrete regalarvi un’ aperitivo osservando l Ajarnola di fronte alle acque del Lago di Cestella, una serata con gli amici davanti al calore della stube, un romantico week end con la persona amata o per i più sportivi dedicarsi alla scoperta della natura incontaminata attraverso i molteplici percorsi e sentieri. Dolci emozioni immersi nel meraviglioso scenario delle Dolomiti. Questo è molto altro Vi può offrire lo Chalet delle Fate.

Vi aspettiamo per poter rendere realtà un piccolo sogno….

Chi vede per la prima volta lo chalet delle Fate e il lago Cestella si innamora all’istante..Si è travolti dalla magia e dal silenzio del luogo..

Una piccola stradina, circondata da alberi secolari, fa da preambolo allo spettacolo che vi ritroverete a vedere di li a poco … la montagna si fa ammirare in tutta la sua bellezza. Di fronte al lago si possono ammirare l’Ajarnola e il monte Antelao, con una vista spettacolare su tutta la catena montuosa. Il lago Cestella, unico nel suo genere, il suo paesaggio e le sue stelle  , sono stati anche i vincitori inconsapevoli del premio “Sony World Photography Award , uno dei concorsi fotografici più prestigiosi al mondo, hanno premiato l’inconsapevole Cestella. Il premio in realtà è andato ovviamente a un fotografo e alla sua bravura, per la precisione quella di Pierumberto Pampanin,

Il lago Cestella e il suo chalet, regalano immagini come questa, dove si può ancora alzare la testa e ammirare nel silenzio lo spettacolo della natura, la perfetta connessione tra cielo  e terra, altre parole non servono…

Lago Cestella

Un gioiello, unico sotto l’aspetto naturalistico e paesaggistico, un biotopo di assoluto valore per le creature animali e vegetali che lo hanno presidiato durante i secoli.

Oggi i fotogrammi di Ghedina, Danieli e Ottavio Molin rimangono a testimoniare una realtà, un’epoca, un dono di Dio. Il Lago di Cestella è un piccolo specchio d’acqua su cui si riflette l’intera corona di monti che lo circondano e che, d’autunno, raccoglie tra le onde appena tremolanti, tappeti di foglie multicolori che il vento porta fino al lago.
Intorno al lago c’è una formazione mista dominata da Abete rosso (Picea excelsa) con Abete bianco (Abies alba), Larice comune (Larix decidua) e Pino silvestre (Pinus sylvestris).
NelLe sponde del lago  si puo trovare il Trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), Calta palustre (Caltha palustris) e Carice spondicola (Carex elata). All’interno delle torbiere vi sono specie estremamente importanti dal punto di vista naturalistico, come Pennacchi guainati (Eriophorum vaginatum), Pennacchi a foglie strette (Eriophorum angustifolium), Cardo di palude (Cirsium palustre), Caglio delle paludi (Galium palustre), Parnassia (Parnassia palustris), Manina rosea (Gymnadenia conopsea), Orchide sanguigna (Orchis cruenta), Orchide macchiata (Orchis maculata), Erba-unta comune (Pinguicula vulgaris), Gramigna liscia (Molinia caerulea).
Tra gli uccelli si segnalano la Ballerina bianca (Motacilla alba), il Tordo bottaccio (Turdus philomelos), il Merlo dal collare (Turdus torquatus), il Luì piccolo (Phylloscopus collybita), la Cincia mora (Parus ater); tra i mammiferi il Capriolo (Capreolus capreolus) e la Volpe (Vulpes vulpes).